Ti presento Bob e la storia del suo terribile tempismo nell’investimento
Eppure Bob possiede una caratteristica salvifica.
Una volta investito, non ha mai venduto le sue quote di fondi.
Mai.
Questa decisione si rivelerà fondamentale
per il suo futuro.
Dopo la brutta esperienza del 1980 Bob non si è sentito a suo agio nell'investire di nuovo per parecchio tempo.
Ha trovato il coraggio solo nell’agosto 1987 dopo un’altra enorme crescita del mercato.
Dopo 8 anni di risparmi aveva 16.000 dollari da mettere al lavoro. Anche questa volta ha deciso di investire nel mercato azionario USA e di nuovo lo ha fatto nel momento peggiore, appena prima di un crollo.
Questa volta il mercato perse più del 30% in poche settimane.
Nonostante ciò Bob ha deciso di lasciare tutto come
stava e di continuare a risparmiare.
Dopo il crollo del 1987, Bob non si è sentito sereno nell’investire nuovamente i suoi risparmi per parecchio tempo.
Decise che era il momento giusto alla fine del 1999, così investì 54.000 dollari di sudati risparmi proprio poche settimane prima che scoppiasse la bolla tecnologica e il mercato perdesse oltre il 50% nei 2 anni successivi.
Questa decisione ha
lasciato Bob con qualche cicatrice in più, ma non ha minato la sua determinazione.
Infatti anche questa volta non ha toccato i suoi investimenti e ha continuato a
risparmiare.
A fine 2007, dopo che il mercato si era ripreso e aveva
corso parecchio, Bob si sentì finalmente pronto per fare un nuovo investimento.
Aveva risparmiato 50.000 dollari e, come sempre, li investì sul mercato
azionario americano.
E come sempre nel momento peggiore!
Di lì a breve infatti esplose la bolla dei mutui sub-prime
americani che portò al fallimento di Lehman Brothers nel 2008 e vide la borsa
perdere il 56% in 2 anni.
Dopo la grande crisi finanziaria Bob ha deciso di continuare
a risparmiare, ma ha mantenuto i suoi investimenti azionari sul mercato fino a
quando non si è ritirato dal lavoro alla fine del 2019.
Per ricapitolare, Bob è riuscito nel non semplice compito di
attendere sempre che il mercato salisse ai massimi finché non ha investito i
suoi risparmi proprio prima di un crollo.
La sua grande qualità invece è quella
di aver sempre mantenuto gli investimenti fatti per quanto si fossero rivelati
disastrosi nell’immediato.
Ecco gli investimenti di Bob negli anni e i successivi
crolli del mercato:
Dicembre 1980 6.000
dollari -30%
Agosto
1987 16.000
dollari -34%
Dicembre 1999 54.000
dollari -49%
Ottobre 2007 50.000
dollari -56%
Totale investito: 126.000 dollari
Fortunatamente Bob non ha venduto dopo il calo del 1980, il lunedì nero del 1987, il crollo tecnologico nel 2000 o la crisi
finanziaria del 2007-2009.
Non ha mai venduto una sola quota.
E, nonostante il tempismo
a dir poco sfortunato, nel 2019 quando si è ritirato dal lavoro si è trovato
con un patrimonio di oltre 1,1 milioni di dollari investiti.
Come ha fatto?
Prima di tutto Bob era un diligente risparmiatore e
pianificava in anticipo i suoi risparmi.
Non ha mai esitato riguardo ai suoi
obiettivi di risparmio e ha aumentato l'importo accantonato nel tempo.
In secondo luogo, ha mantenuto i suoi investimenti per oltre
40 anni senza mai venderli.
Ha dovuto sopportare un enorme scotto psicologico
nel farlo.
Ha visto i suoi risparmi massacrati dai peggiori crolli del mercato
azionario ogni volta che effettuava un investimento;
forse ci è riuscito non
badando alle notizie che sentiva in televisione e non guardando il saldo del
suo deposito titoli.
Quale che sia il motivo di una tale perseveranza, Bob ha
continuato a risparmiare e investire.
Infine, aveva un piano di investimenti molto semplice e a
basso costo: un fondo indicizzato con costi minimi sul mercato azionario USA.
Ovviamente, non consiglierei a nessuno di investire tutti i suoi risparmi sul mercato azionario e per di più su un singolo paese. Ci vogliono nervi d'acciaio per mantenere il 100% del tuo portafoglio in azioni per decenni e decenni, anche senza il terribile tempismo di Bob.
Lezioni dal viaggio di Bob:
Se hai intenzione di commettere errori di investimento, ed è
inevitabile perché tutti ne commettiamo, assicurati di essere predisposto all'ottimismo
e non al pessimismo e di avere un forte autocontrollo.
Il pensiero a lungo termine è stato premiato in
passato e, a meno che non pensi che il mondo o l'innovazione stiano arrivando
alla fine, verrà ricompensato anche in futuro.
Come disse una volta Winston Churchill: “Sono ottimista. Non
sembra molto utile fare altrimenti. "
Le perdite fanno parte del gioco quando si investe.
Il modo in
cui reagisci a queste perdite è uno dei principali fattori determinanti della
performance dei tuoi investimenti.
Il risparmio, l’ottica di lungo termine e consentire all'interesse
composto di lavorare per te sono il modo migliore per generare ricchezza.
Questi fattori non hanno nulla a che fare con la scelta di
singole azioni o con una complessa strategia di investimento.
In fin dei conti è sufficiente
fare poche e semplici cose ed evitare grossi errori per avere successo negli
investimenti, eppure riuscirci è tutt’altro che facile.
Dopo tutto siamo esseri umani e le emozioni ci giocano
brutti scherzi, soprattutto quando si tratta di soldi.
La simulazione è basata sugli effettivi rendimenti del mercato azionario americano (S&P500) dal 1977 al 2019.
Qui trovi una bella animazione (in inglese) da cui è tratta
la storia di Bob:
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