Cronache di un anno fuori dal comune

 


Si è da poco concluso un trimestre da record per i mercati azionari, con guadagni in doppia cifra per gran parte delle borse mondiali.
Lo S&P500 americano ha messo a segno un + 20%, il Nasdaq +31%, l'indice europeo EuroStoxx + 16%, l'MSCI mercati emergenti +17%, il FTSE Mib + 16%.
Il tutto dopo un primo trimestre conclusosi in profondo rosso, nel pieno del panico da CoronaVirus. Il peggior trimestre dal 2008 per le borse, con cali nell'ordine del 30%-40%.

Tutto ciò cosa ci dice?
Che i mercati sono imprevedibili.
Che è inutile, se non dannoso, cercare di anticiparli o cercare di indovinare il titolo "giusto". In questo modo ci prendiamo solo più rischi.
L'unico modo per sfruttare i loro alti e bassi è cavalcarli, restando investiti anche nei momenti più bui. Senza farsi prendere né dal panico né dall'euforia.
Perché ai mercati non interessa che voi siate terrorizzati o euforici; loro fanno quello che vogliono, da sempre.

Per investire ci vogliono obiettivi chiari, pianificazione, metodo e una guida che sappia tenere a freno le nostre (umane) emozioni.


In una parola: serve consulenza.

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